Notule
(A
cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE E NOTIZIE - Anno XVII – 19 dicembre 2020.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind
& Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a
fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta
settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in
corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di
studio dei soci componenti lo staff
dei recensori della Commissione
Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: BREVI
INFORMAZIONI]
Indebolimento e manipolabilità
delle coscienze come conseguenza di difetto educativo. L’argomento è stato affrontato da Monica Lanfredini e Giuseppe Perrella
nel corso di un incontro telematico per il Seminario sull’Arte del Vivere.
Lo stile comportamentale diffuso, caratterizzato dalla tendenza alla iper-strumentalità
materialistica di atti quotidiani e progetti per la vita, con l’abolizione di
fatto della profondità interiore che ciascuno può conferire al senso del
proprio stare la mondo, erode nei giovani il patrimonio di forza psichica a
sostegno di un senso di identità che prescinde dagli eventi. È un modo di vivere
che rende meno consapevoli, più deboli e manipolabili. Si insegna, di fatto,
col cattivo esempio, a svuotare di senso ciò che si fa, a cominciare dallo
studio scolastico che viene ridotto a puro mezzo per ottenere un titolo che
consenta di lavorare per guadagnare denaro, cioè per perseguire uno
scopo che sembra essere tacitamente consacrato quale unico e vero approdo di
ogni attività umana.
La maggior parte dei genitori non insegna più ai propri figli i valori
dello spirito attraverso i mezzi della cultura religiosa e, nella
superficialità distratta di un ateismo de facto, non provvede a colmare
questo vuoto con un insegnamento filosofico altrettanto efficace nel formare le
coscienze. La prima conseguenza psicologica di questa grave omissione educativa
è un diffuso difetto di fondamento dell’identità in un senso che trascenda le
contingenze e consenta di gestirle ed amministrarle. Tale difetto di
maturazione viene sistematicamente occultato dagli effetti psicologici positivi
generati dal “sistema a ricompensa sociale”, principalmente fondato su
consenso, approvazione e remunerazione economica. Ma, quando tale esperienza
che fonda l’adattamento attuale e occupa temporaneamente la coscienza
del soggetto viene meno, emerge disagio, disorientamento, iperreattività
aggressiva o stasi inibitoria per incapacità di sopportare e gestire le
frustrazioni sociali, vissute mettendo in discussione sé stessi, come se il
proprio valore di soggetto dipendesse dalla costante attualità di un regime di
gratificazioni provenienti dall’esterno, e non da un fondamento interiore che
il soggetto può nutrire indipendentemente dalle contingenze relazionali e sociali.
Non maturare e sviluppare una dimensione interiore sotto la diretta cura
della propria intenzionalità cosciente rende, da un canto, bisognosi di ricevere
continuamente remunerazione simbolica efficace dall’esterno per ottenere uno
stato di attività psichica e tono dell’umore così elevato da occultare il
difetto strutturale di personalità, dall’altro rende più facilmente condizionabile
e potenzialmente manipolabile da parte di coloro che possono offrire stimoli
gratificanti o remunerazione materiale con efficacia psicologica, siano essi gruppi
ideologici, singole persone, ambienti sociali o comunità virtuali create grazie
a strumenti telematici.
[BM&L-Italia news, 18 dicembre, 2020].
Donna centenaria guarita dalla COVID-19 in Campania. L’anziana signora, dopo 33 giorni di malattia e un progressivo
miglioramento, ha ricevuto la buona notizia della negativizzazione del test del
tampone. Le condizioni in generale migliorano nella regione: il Veneto, con un
milione di abitanti in meno, ha il triplo dei ricoverati in terapia intensiva;
anche se probabilmente ha inciso l’essere stato sempre “zona gialla”. [BM&L-Italia
news, 18 dicembre, 2020].
Su richiesta dei visitatori del sito ripubblichiamo alcune notule della
scorsa settimana:
Il 25HC inibisce potentemente la replicazione di SARS-CoV-2
e si candida come nuovo farmaco. Il gene
dell’enzima colesterolo 25-idrossilasi (CH25H) è un gene stimolato da
interferone (IFN), che ha mostrato un’ampia attività antivirale contro i
virus capsulati. Ruochen Zang e colleghi hanno condotto
uno studio che ha rilevato e dimostrato la capacità del 25HC (25-idrossicolesterolo),
prodotto enzimatico derivato dall’espressione di CH25H, di impedire la
replicazione di SARS-CoV-2. In particolare, il 25HC internalizzato si accumula
nei tardi endosomi, restringe la fusione di membrana della proteina spike del virus, attraverso il blocco dell’export
di colesterolo, e così blocca la replicazione di SARS-CoV-2. L’efficacia rilevata
suggerisce la possibilità di sperimentare nuovi farmaci derivati da questa
molecola. [Cfr. Zang R., et al. PNAS USA – AOP doi: 10.1073/pnas.2012197117,
2020].
Nuovo anticorpo monoclonale umano contro SARS-CoV-2 con alta
efficacia profilattica. Dimiter
Dimitrov e colleghi hanno identificato un anticorpo
monoclonale totalmente umano (Ab1) in grado, quando somministrato prima del
cimento col virus, di inibire potenzialmente la replicazione di SARS-CoV-2 ACE2-adattato
in topi BALB/c e di inibire ugualmente la replicazione di SARS-CoV-2 nativi in
topi transgenici esprimenti l’ACE2 umana e nel criceto. Ab1 è stato poi
somministrato dopo l’infezione per testarne le potenzialità terapeutiche: nel
criceto si è rilevata una certa capacità di bloccare la replicazione, ma con un
effetto significativamente inferiore a quello registrato nell’uso profilattico.
Ab1 è altamente specifico e non si lega a proteine associate alla
membrana delle cellule umane. Ha rivelato, inoltre, buone proprietà ai fini
dello sviluppo, inclusa la completa mancanza di aggregazione. Questi dati
indicano una potenzialità soprattutto profilattica, ma anche terapeutica di Ab1
nella COVID-19. [Cfr. Wei Li et al. PNAS USA – AOP
doi: 10.1073/pnas.2010197117, 2020].
SARS-CoV-2 ha indotto una sindrome di Guillain-Barré e altre
complicanze letali in un paziente. Luciano
Ferraris, Giuseppe Sala, Stefano Casalino, Luigi Losurdo
e Valentino De Filippis, facenti capo alle unità anestesiologiche e di terapia
intensiva dell’Istituto Clinico Città Studi e dell’Ospedale Militare di Milano
hanno rilevato, in un paziente affetto da COVID-19 che non presentava segni di
laboratorio indicanti la possibilità di complicanze, lo sviluppo di una trombosi
dell’arteria mesenterica, di un’endotelite
intestinale microvascolare e di una sindrome di Guillain-Barré. Le complicanze
hanno portato a morte il paziente che aveva superato l’emergenza respiratoria. [Cfr. Ferraris L. et al.,
Case Reports Cureus – AOP doi: 10.7759/cureus.11326,
2020].
Un caso atipico di Malattia di Creutzfeld-Jacob
(CJD) in una donna di 52 anni. La CJD o Encefalopatia Spongiforme
Subacuta è una grave malattia neurodegenerativa da prioni clinicamente costituita
da una demenza rapidamente progressiva e fatale. Tre decadi or sono si ebbe in
Europa, a partire dalla Gran Bretagna, una piccola epidemia di una variante (vCJD) che esordiva spesso in età giovanile (età media 27
anni) fra persone che avevano mangiato carni bovine portatrici della proteina
prionica attivata (“malattia della mucca pazza”), secondo la modalità di
trasmissione alimentare che era stata rilevata nel Kuru degli indigeni della
Nuova Guinea, malattia dovuta al pasto cerimoniale del cervello di defunti in
un macabro rituale cannibalistico che portava all’ingestione di prioni
contenuti nei cervelli contaminati.
Una donna di 52 anni è stata ricoverata per uno stato epilettico durato
40 minuti, e dopo due settimane è stata dimessa con diagnosi e terapia dell’epilessia;
quattro giorni dopo è stata ricondotta in ospedale perché si era smarrita in un
parco per perdita di orientamento nello spazio. Dopo un esame mediante MRI, che
ha mostrato un quadro del tutto atipico, le indagini di laboratorio hanno
rivelato la CJD. Il National Prion Disease Surveillance Center
ha verificato il caso e confermato la diagnosi. [Cfr. Qamar M. S. et al.,
Case Reports Cureus – AOP doi: 10.7759/cureus.11294,
2020].
Notule
BM&L-19 dicembre 2020
________________________________________________________________________________
La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia,
affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso
l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003
con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.